





La torre di Badde’ e Jana, secondo la carta di Francesco Vico, nel 1639. la costruzione di questa torre, come di tante altre, è conseguente alle incursione dei corsari barbareschi, i quale terrorizzarono le popolazioni costiere dell’isola a partire dal ’500. la corona di Spagna nel 1570 mise in atto un piano di difesa che prevedeva la costruzione di numerose torri di guardia.
Il percorso inizia dal "Parco Archeologico di Nuraghe Appiu" e si articola, per 5 Km, lungo il versante che si affaccia sulla litoranea Alghero-Bosa, in un paesaggio di rara bellezza e suggestione. Dalla torre, sorta per proteggere l’abitato di villanova, è possibile vedere tutta la costa che si estende da Capo Caccia, alla Baia di Poglina Fino a Capo Marargiu.
Lungo il percorso si potranno osservare la tipica vegetazione a macchia mediterranea, rari rapaci, tra i quali i grifoni e spettacolari formazioni rocciose di tufi grigio-azzurastri pittorescamente erosi, tra queste spicca per bellezza e maestosità " sa rocca pinta", così chiamata per le evidenti aureolature originate dagli agenti atmosferici.
Lungo la costa, al di sotto della torre, è visibile l’approdo di Seno’ e sa Pazzosa, usato dai saraceni per le loro scorribande. a breve distanza dalla torre è presente un vasto riparo sotto roccia largo 15,5m e alto 5m. affianco al riparo si mtrova una domus de janas, antica testimonianza della presenza dell’uomo prenuragico.
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